La Casa dei Bambini
Le radici di ogni pianta cercano tra le molte sostanze
che il suolo contiene solo quelle di cui la pianta ha bisogno.
— M. Montessori —
Maria Montessori, osservando il bambino, scoprì che la sua crescita e il suo apprendimento avvenivano, se inserito in un ambiente creato su misura per lui, secondo un “processo naturale che si svolge spontaneamente nell’individuo“.
Un ambiente “scientificamente organizzato” in grado di stimolare curiosità e interesse nel bambino e dove sviluppare le sue abilità innate.
Quando un bambino agisce in base alle proprie scelte si appassiona, si concentra, ripete anche più volte la stessa attività e, mentre sperimenta, apprende.
Aiutami a fare da solo
Per un bambino è fondamentale riuscire a raggiungere l’autonomia.
L’adulto ha il compito di prendersi cura del bambino perché da solo non sa come affrontare la vita, ma non deve sostituirsi a lui, deve lasciarlo libero di sperimentare anche attraverso l’errore. Perché è sbagliando o ripetendo più volte la stessa azione che i bambini imparano: “ogni aiuto inutile è un ostacolo allo sviluppo” diceva la Montessori.
Sempre lei affermava che “insegnare a un bambino a mangiare, lavarsi, vestirsi è un lavoro ben più lungo, difficile e paziente che non imboccarlo, lavarlo e vestirlo; … il primo è il lavoro dell’educatore mentre il secondo è il lavoro del servo!“.
Riassumendo i tre punti di forza su cui si basa il metodo Montessori sono:
- creare un ambiente adatto
- avere un maestro umile
- materiale scientifico
Gli spazi e i materiali della Casa dei Bambini
La cultura è assorbita dal bambino attraverso
esperienze individuali in un ambiente ricco di occasioni
di scoperta e di lavoro
— M. Montessori —
La Casa dei Bambini accoglie bambini dai 3 ai 6 anni.
All’interno della stessa sezione i bambini sono di età diverse.
Questo ha lo scopo di stimolare l’aiuto reciproco: se i più piccoli guardando i compagni più grandi imparano più velocemente, viceversa i più grandi prendendosi cura dei più piccoli possono mettersi alla prova e verificare quali abilità hanno acquisito.
Ogni classe è ben organizzata sia da un punto di vista fisico (disposizione degli oggetti e arredi), sia da un punto di vista concettuale (uso progressivo dei materiali).
Tutto deve essere ben visibile e facile da raggiungere.
Per questo gli arredi sono fatti a misura di bambino:
- scaffalature di legno basse e poco profonde su cui mettere il materiale e proporzionate in modo che il bambino possa vederlo e prenderlo autonomamente;
- tavoli di legno, bassi e soprattutto leggeri e di misure diverse;
- sedie di legno piccole e soprattutto leggere.
L’ambiente deve essere attraente, pulito, piacevole e ordinato.
Maria Montessori osservò che per aiutare i bambini a dare il meglio di sé era necessaria una grande concentrazione e questa concentrazione la si otteneva quando i bambini usavano le mani durante le loro attività.
Perché è attraverso la manipolazione che il bambino può esplorare tutte le attività possibili che si possono fare con il materiale che gli è stato messo a disposizione e sarà poi sempre lui a ”decidere“ a quale dedicarsi in funzione di cosa gli serve, in quel momento, per crescere.
Il materiale svolge la funzione per cui è stato progettato solo a patto che sia il bambino a decidere quando usarlo. Quando è lui ad esprimere un reale interesse verso qualcosa la sua concentrazione diventa totale innescando uno sviluppo interiore e cognitivo.
Tra i materiali messi a disposizione dei bambini troviamo:
- materiali legati alla vita pratica come la cura della casa e della persona (occorrente per pulire i tavoli, spolverare, spazzare, lavare, stendere, stirare, spazzolare, travasare, apparecchiare, cucire, allacciare e abbottonare, tagliare, ecc.);
- materiali sensoriali per sviluppare i cinque sensi: visivo, tattile, stereognostico, termico, uditivo, barico, gustativo e olfattivo;
- materiali che riguardano il linguaggio parlato e scritto, come filastrocche, poesie rime, libri e lettere;
- materiali logico-matematici per sperimentare a livello sensoriale il mondo dei numeri e delle forme geometriche sia bidimensionali che tridimensionali;
- strumenti grafici ed espressivi come matite, acquerelli, tempere, colori ad olio e cera, pasta di sale, creta
Una giornata tipo alla Casa dei Bambini
Dalle ore 7.30 alle ore 9.00 è il momento dedicato all’accoglienza.
I genitori, o chi accompagna i bambini, li salutano rimanendo all’ingresso.
Ogni bambino si occupa da solo di togliersi la giacca e mettersi le pantofole.
Per i più piccoli, che hanno bisogno di tempo per essere autonomi, c’è la maestra pronta a mostrare loro, con pazienza e gentilezza, come fare.
Alle 9.00 si inizia con il rituale del cerchio.
Seduti sulle sedie in cerchio ci si conta; si guarda il giorno del calendario; si osserva la natura e che tempo fa, si chiacchiera e si leggono storie.
Perché è così importante questo momento?
Perché crea un clima allegro e sereno dove i bambini imparano a sentirsi parte di un gruppo scoprendo l’ascolto, il rispetto e la fiducia.
Finito il cerchio la stanza si anima così:
chi lavora da solo ai tavolini; alcuni bambini sono in biblioteca a sfogliare o leggere un libro; altri giocano sul tappeto e qualcuno guarda cosa fanno i compagni.
Mentre una maestra è impegnata nella presentazione a un bambino, l’altra osserva ciò che accade e aiuta chi ha bisogno.
Chi vuole può uscire in giardino dove lo aspetta un mondo tutto da esplorare:
- un piccolo orto (coltivato da Marzo)
- la vegetazione da osservare ed esplorare
- angoli in cui nascondersi
- un laghetto con i pesci
- le altalene e una piccola arrampicata
- la collina
- lo scivolo
Alle 11.15 si comincia a preparare per il pranzo.
Una maestra, aiutata da due o tre bambini, sistema i tavoli con tutto ciò che serve per il pranzo, mentre agli altri bimbi, affiancati dall’altra insegnante, è affidato il compito di riordinare la stanza.
Finito il pranzo, dopo aver messo tutto a posto, ogni bambino sceglie in quale attività cimentarsi se in classe o fuori in giardino.
Dalle 13.00 alle 15.00 è il momento del riposo.
Dopo la merenda iniziano i preparativi per tornare a casa.
Tra le 15.45 e le 18.30 c’è l’arrivo della mamma, del papà o dei nonni.
L'alimentazione
Bisogna assecondare quanto più possibile il desiderio di attività del bambino; non servirlo, ma educarlo all’indipendenza.
— M. Montessori —
Maria Montessori ha sempre sostenuto l’importanza di rendere i bambini autonomi mostrando loro, attraverso l’esempio, come fare.
Il pranzo diventa quindi non solo occasione di educazione alla salute, ma un momento importante in cui il bambino può imparare a fare da solo: apparecchiare, versarsi l’acqua, tagliare il cibo, mangiare, sparecchiare, pulire il tavolo e riordinare.
Oltre a creare importanti momenti di convivialità e scambio con i compagni.
Affinché i bambini vivano il momento del pranzo nel migliore dei modi, questo avviene in un angolo raccolto e lontano da fonti di distrazione o disturbo.
Inoltre usare materiali come tovaglie di stoffa, stoviglie di ceramica, bicchieri e brocche di vetro aumenta la percezione finalizzata al loro scopo.
Ma il loro utilizzo, nell’ottica montessoriana, ha anche un altro compito:
quando un bambino si confronta con materiali delicati che si possono rompere, può imparare a controllare i suoi movimenti in base all’oggetto che si trova davanti.
Ogni mattina si stabiliscono i “camerieri” del giorno, questo perché apparecchiare, una delle attività prevista nell’approccio montessoriano, offre ai bambini importanti insegnamenti:
- provare piacere nel preparare la tavola per sé e per i propri amici;
- imparare a mettere le stoviglie in modo corretto;
- far proprie le regole dello stare a tavola;
- sviluppare una mente logico matematica;
- stimolare il senso di responsabilità sociale.
L’educazione passa anche per il gusto
Recupero delle tradizioni e attenzione alla qualità degli alimenti.
Questi i concetti sui quali si basano le nostre scelte in fatto di alimentazione.
Per questo ci appoggiamo a fornitori che possano garantirci altissimi livelli sia in termini di qualità dei prodotti offerti che di sicurezza igienico-sanitaria:
pasti confezionati in appositi contenitori trattati per alimenti; consegna in imballi che ne garantiscano la corretta conservazione; preparazione giornaliera dei pasti e di eventuali diete speciali.
Per noi è fondamentale offrire ai nostri piccoli ospiti un’alimentazione equilibrata sana e sostenibile.
I menù proposti vengono elaborati sulla base di alcune importanti indicazioni:
- utilizzo di alimenti di prima qualità
- rotazione settimanale del menù per garantire al meglio la stagionalità e la varietà delle proposte gastronomiche ed evitare ripetizioni;
- presenza di ricette gastronomiche riconducibili alle tradizioni emiliano romagnole.
Per garantire ai bambini il giusto apporto di sostanze nutritive necessarie per crescere in salute, è quello di variare la loro dieta cercando di combinare opportunamente i diversi alimenti all’interno dei menù proposti.
In questo modo non solo ci consente di variare il gusto eliminando la monotonia dei sapori, ma consente di evitare il pericolo di squilibri nutrizionali.
Gestione diete speciali
Vengono preparate, previo ricevimento del certificato medico, sulla base delle esigenze alimentari legate ad allergie e/o intolleranze alimentari o per esigenze etico-religiose.
Particolare attenzione verrà posta alla produzione di pasti per celiaci.
Il gruppo di lavoro
L’adulto deve farsi umile e imparare dal bambino a essere grande.
— M. Montessori —
Siamo un team di professioniste affiatato e qualificato.
Ognuna di noi, in base alle proprie competenze, contribuisce sia alla creazione dei progetti educativi che all’organizzazione della vita del nido Cipì e della Casa dei Bambini.
Le famiglie
Come sappiamo la famiglia è il primo ambiente dove il bambino si forma ed è qui che impara a mettersi in relazione con la realtà che lo circonda.
Per questo è fondamentale che il genitore che decide di iscrivere il figlio nella nostra scuola sia consapevole dell’importanza di condividere (dove possibile) quelle che sono le linee guida dell’approccio Montessori.
È importante creare un’alleanza con la famiglia perché un bambino che cresce in un ambiente sereno sia a casa che a scuola diventerà un adulto più felice.
Noi maestre incoraggiamo i bambini a manifestare le loro potenzialità, le loro caratteristiche innate stimolandone curiosità e intelligenza.
Lo stesso dovrebbe avvenire all’interno della famiglia. Perché quando si abbracciano gli stessi principi educativi sia a casa che a scuola, per il bambino diventa più facile costruirsi un equilibrio emotivo.
L’incontro quotidiano con la famiglia serve proprio a questo, scambiarsi informazioni utili sul benessere del bambino e creare un legame di rispetto e fiducia reciproca.
Durante l’anno sono inoltre organizzate periodiche riunioni di classe oltre a colloqui individuali di approfondimento.
Tempi di apertura
Il calendario scolastico va normalmente dal 1° Settembre al 30 Giugno e ogni anno viene condiviso con le famiglie entro il mese di Ottobre.
Sono previsti diversi moduli di frequenza:
-
- part time
- tempo pieno
- tempo prolungato
Nel mese di Luglio e parte di Agosto si svolge il Centro Estivo.
Come iscriversi
La Casa dei Bambini è una scuola dell’Infanzia paritaria che accoglie bambini dai 3 ai 6 anni suddivisi in tre sezioni miste per età.
Ogni anno vengono proposti due momenti differenti per accogliere le nuove famiglie interessate a conoscere la nostra realtà: un incontro di presentazione del Servizio e del team docente ed un Open day con visita degli spazi e presentazione del materiale.
Le preiscrizioni si raccolgono prevalentemente nei mesi di gennaio e febbraio (come previsto dal MIUR) e in caso di posti disponibili anche durante l’anno scolastico. L’iscrizione verrà confermata a seguito della pubblicazione della graduatoria di ammissione.